La Spagna appare ancora una volta come una possibile destinazione d’investimento, con l’aumento dei rendimenti e soprattutto per la qualità della vita.
Il prezzo delle abitazioni nuove e usate in Spagna ha avuto una variazione media nel 2022 del 8,1% in linea con il contesto inflazionistico dell’economia. Per quanto riguarda i rendimenti locativi ci attestiamo attorno ad range 4 e 5%.
Non ci sono restrizioni esplicite sull’acquisto di proprietà in Spagna come non residente. I non residenti che vorranno acquistare immobili in Spagna dovranno acquisire un codice fiscale o NIE (Número de Identificación de Extranjero) prima della transazione per poter pagare le tasse associate.
Il costo totale di una compravendita è compreso tra il 9,50% e il 15%. Ciò include l’imposta sul trasferimento di proprietà, che varia dal 6% al 10% a seconda della regione autonoma, e la commissione dell’agente immobiliare, che varia dal 2,5% al 3%. Per le nuove proprietà, invece dell’imposta sul passaggio di proprietà, viene applicata l’imposta sul valore aggiunto, oltre all’imposta di bollo.
Per quanto riguarda la tassazione abbiamo:
- Reddito da locazione: tutti i proprietari di immobili sono soggetti a una flat tax del 24% sul reddito da locazione lordo;
- Proprietà e ricchezza: un’imposta annuale speciale del 3% viene riscossa sul valore catastale degli immobili di proprietà di non residenti;
- Guadagni di capitale: le tasse sulle plusvalenze realizzate da non residenti sono soggette a un’aliquota forfettaria del 19%;
- Ereditarietà: l’eredità di ciascun beneficiario è tassata con aliquote progressive, dal 7,65% al 34%, previa detrazione di determinati importi esentasse.
- Residenti: le persone fisiche residenti sono soggette a imposta sul loro reddito e patrimonio mondiale ad aliquote progressive, dal 9,50% al 22,50%.
Davide Draghetti