Il movimento Bauhaus, fondato da Walter Gropius nel 1919 in Germania, mirava ad integrare arte, artigianato e tecnologia in un approccio unificato al design.
L’architettura Bauhaus privilegiava la semplicità, la funzionalità e l’uso di materiali moderni come acciaio, vetro e cemento. Rifiutando i dettagli ornati, favoriva linee pulite, forme geometriche e spazi aperti, incarnando il principio “la forma segue la funzione”, ovvero l’idea che il design dovrebbe riflettere direttamente lo scopo di un edificio.
Le caratteristiche chiave dell’architettura Bauhaus includono tetti piani, ampie finestre per la luce naturale e un senso di apertura ed efficienza nel layout. Il movimento ha cercato di riunire bellezza estetica e utilità pratica, riflettendo le moderne capacità industriali.
Architetti come Mies van der Rohe e Marcel Breuer sono stati determinanti nel plasmare gli ideali Bauhaus, che hanno avuto un impatto duraturo sull’architettura e sul design modernisti in tutto il mondo, influenzando lo sviluppo di tendenze minimaliste e funzionaliste che sono ancora evidenti nell’architettura contemporanea.
Il pittore Piet Mondrian cominciò la propria carriera come pittore figurativo e successivamente, influenzato dal Bauhaus, intraprese profonde trasformazioni verso l’astrattismo e verso il raggiungimento dell’essenza dell’arte attraverso l’uso di linee e forme geometriche, eliminando qualsiasi elemento superfluo o descrittivo. Le sue opere più iconiche, caratterizzate da una griglia di linee che formano quadrati spesso colorati con colori primari, cercano l’armonia assoluta.
Costanza Barbiroli