Nel corso dello scorso anno avevamo già analizzato alcuni tra i più stani edifici sparsi per il mondo.
Questa volta vogliamo partire da un personaggio, Antoni Gaudì, a detta di tutti l’architetto modernista tra i più eclettici vissuto in Spagna dal 1852 al 1926.
Gaudì fu un attento osservatore della natura, sempre alla ricerca della razionalità delle forme, per estrarne tutto il potenziale e l’utilità nella costruzione.
Uno dei più iconici edifici da questi progettato è senz’altro la Casa Batllò, commissionata su richiesta di un ricco industriale, Josep Batllò, fu completata nel 1906 a Barcellona e dichiarata nel 2005 Patrimonio dell’umanità Unesco. Di casa Batllò attirano le facciate composte da piastrelle, vetrate balconi e torrette, ma è l’interno ad essere davvero rivoluzionario, un vortice di onde, archi, spirali e curve la totale mancanza di angoli e dove ogni minimo particolare è stato minuziosamente decorato.
Proseguiamo il nostro viaggio virtuale e ci trasferiamo a Meitan, città della Cina, patria del the verde, dove è stato edificato un museo a forma di teiera. La struttura riproduce fedelmente una teiera e grazie ai suoi 74 metri di altezza e 5000 mq di superficie è entrata nel Guinnes dei primati come “teiera più grande del mondo”.
Polonia, nella città di Sopot, nel 2004, è stato inaugurato uno dei centri commerciali più fantasiosi. The Crooked House, è un edificio dalle linee distorte dove porte, finestre e gli stessi muri totalmente asimmetrici, creano una sorta di illusione ottica che fa credere ai passanti che l’edificio si stia muovendo e dal quale ti aspetti possa uscire il Bianconiglio di Alice.
Terminiamo il nostro viaggio, rimanendo in Polonia, e precisamente nel villaggio di Szymbark, dove nel 2007 è stata costruita dal filantropo Daniel Czapiewski una casa completamente capovolta sia all’esterno che all’interno, con lo scopo di rappresentare le contraddizioni ed i pericoli dei nostri tempi ove ogni valore è stato capovolto.
Giovanni Baravelli Sabena