Avete in programma di comprare casa all’estero? Ecco qualche consiglio utile:
- Valutare il luogo e lo Stato estero in base ai propri desideri e obiettivi;
- Valutare la situazione politica ed economica del Paese estero in cui si desidera comprare casa;
- Informarsi sulle leggi vigenti in relazione alle case, sulle tasse applicate, sulla modalità di passaggio di proprietà immobiliare, oltre all’interpretazione dei documenti legali del luogo;
- Verificare sul posto che la casa effettivamente esista;
- Verificare i titoli edilizi e i documenti del venditore;
- Pagamenti: è sempre utile impiegare un mezzo tracciabile (bonifico SEPA e/o internazionale) oppure aprire un conto all’estero.
- Rivolgersi ad un’agenzia immobiliare del luogo o qualificata nella vendita di immobili all’estero.
- Tassazione: le case all’estero sono soggette a tassazione per i contribuenti italiani. Occorre versare l’IVIE (Imposta sul valore degli immobili situati all’estero), qualunque sia la destinazione d’uso. Dal 2016 l’imposta è abrogata in caso di prima casa, a patto che l’immobile non sia equiparabile alle categorie catastali di lusso. L’imposta è pari allo 0,76% del valore dell’immobile, calcolato sul valore catastale per gli immobili dei Paesi dell’UE, Islanda e Norvegia, mentre per gli altri paesi viene calcolato sul costo risultante dall’atto di acquisto.
- Locazione dell’immobile: in questo caso bisogna tener conto di ulteriori tasse in quanto produce un reddito. In Italia si dovrà pagare un’aliquota forfettaria del 15% sul reddito del canone d’affitto. Se anche lo Stato estero richiede un’imposta, la quota a questo versata potrà, ove possibile, essere rimodulata come credito d’imposta in Italia, senza tuttavia escludere la tassazione.
Davide Draghetti