Il mercato immobiliare russo, ed in particolare di Mosca, rappresenta uno dei segmenti immobiliari con la maggior crescita in Europa negli ultimi vent’anni.
È bene sapere che le persone fisiche e giuridiche straniere hanno diritti simili ai cittadini e alle società russe quando si tratta di acquistare e possedere proprietà immobiliari in Russia. Le uniche restrizioni per gli stranieri riguardano l’acquisto di terreni nelle zone di confine, di terreni agricoli e di terreni su cui si trova un porto marittimo.
Lo sviluppo del mercato immobiliare russo si può riassumere in 5 fasi:
- Fase iniziale: dalla prima legge sulla proprietà in URSS, ed avvio della privatizzazione nel 1992.
- Fase di transizione: il mercato si è sviluppato rapidamente dal 1993 fino alla crisi finanziaria russa del 1998, col default sul debito ed il rublo è stato svalutato.
- Fase di maturazione: dai primi anni 2000 vi è stato un rapido sviluppo, con nuovi fornitori di servizi professionali e regole di mercato migliori, oltre all’aumento del reddito pro-capite.
- Declino: fino al 2014 il mercato immobiliare russo ha avuto una tendenza al rialzo, ma con la crisi finanziaria del biennio 2014 – 2016 la struttura del mercato è stata gravemente colpita. La domanda si è fermata e i prezzi sono scesi.
- Ripresa: dopo la crisi finanziaria, il mercato immobiliare è rimasto debole, ma con continui segnali di ripresa ed oggi presenta importanti opportunità, soprattutto nei segmenti business e lusso.
Mosca presenta la maggior varietà di proprietà, per tipologia e per valore, guidando il mercato in termini di numero di transazioni.
Nessuno è in grado di prevedere gli scenari futuri che caratterizzeranno il mercato e le relazioni internazionali quando, finalmente, l’attuale guerra sarà terminata, ma sicuramente la speranza è quella che i buoni rapporti precedenti all’attuale situazione possano tornare creando opportunità reciproche.
Gianluca Giordani