Le correnti vaganti sono quelle correnti che abbandonano il loro percorso “normale”, cioè il circuito primario, rappresentato dai normali conduttori elettrici, per poi disperdersi nel terreno e penetrare in altre strutture metalliche, definite conduttori secondari.
Quando, dopo aver percorso un tratto della tubazione metallica, tali correnti fuoriescono nuovamente, si verifica la corrosione.
Va specificato che le correnti vaganti possono arrecare dei danni solo se si tratta di corrente continua pertanto è opportuno ricordare come la corrente presente nelle comuni abitazioni sia alternata, inoltre la malta cementizia offre un’elevata resistenza elettrica.
Analizzando il caso dei tubi di rame, è evidente come esistano numerosi fattori che limitano drasticamente lo scaturire di fenomeni di corrosione di questo tipo: le corrosioni da correnti vaganti all’interno delle abitazioni, comprese le pose sottotraccia, sono dunque in realtà rarissime.
Può essere opportuno a questo proposito far notare come i casi di corrosione erroneamente attribuiti alle correnti vaganti riguardino quasi sempre i tubi che trasportano acqua fredda e mai quelli del riscaldamento del gas. Se la causa fosse davvero associabile alle correnti vaganti, si dovrebbe pensare che queste ultime siano così “intelligenti” da selezionare il tubo da intaccare a seconda del suo utilizzo.
La causa, nei pochi casi di corrosione deve essere ricercata altrove, ad esempio in una quantità eccessiva di depositi carboniosi sulla superficie interna del tubo, quindi la prima misura di prevenzione è quella di acquistare tubi di alta qualità con bassi livelli di residui carboniosi.
Frequentemente si demonizza la presunta pericolosità di questo fenomeno ma l’argomento, nella maggior parte dei casi, non è realmente conosciuto.
Gianluca Giordani