Le isole Diomede, situate nello stretto di Bering tra Russia e Alaska, offrono un affascinante esempio di confine geografico e temporale. Queste due piccole isole, Big Diomede (russa) e Little Diomede (americana), sono separate da soli 4 chilometri, ma si trovano su lati opposti della Linea internazionale del cambio di data. Questo significa che Big Diomede è avanti di circa 21 ore rispetto a Little Diomede, creando la curiosa situazione in cui è possibile “vedere il futuro” da una all’altra.
Le isole hanno una lunga storia di occupazione da parte delle popolazioni Inuit, che per secoli hanno vissuto di pesca e caccia in questo remoto angolo del mondo. Le Diomede furono scoperte dagli europei nel 1728 dall’esploratore Vitus Bering, e il loro nome deriva dal giorno di San Diomede, il santo del calendario ortodosso celebrato il giorno della scoperta.
Durante la Guerra Fredda, queste isole divennero simbolo delle tensioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Big Diomede fu evacuata e trasformata in una base militare sovietica, mentre Little Diomede rimase abitata da una piccola comunità Inuit.
Oggi, Little Diomede ospita ancora una popolazione di circa 80 persone, mentre Big Diomede è disabitata e usata come avamposto militare.
Il fascino delle isole Diomede oggi non deriva solo dalla loro storia, ma anche dalla loro particolare collocazione temporale. La Linea internazionale del cambio di data crea una situazione unica: Big Diomede è circa 21 ore avanti rispetto a Little Diomede. Questo significa che, guardando dalla Diomede statunitense verso quella russa, si può letteralmente “vedere il futuro”. Per esempio, se su Little Diomede è sabato, su Big Diomede è già domenica.
Questo dualismo ha portato le isole a essere chiamate “Isola di Ieri” e “Isola di Domani”
Davide Draghetti